Aeroponica: pomodori siciliani di qualità maggiore coltivati in fuorisuolo

Ad Ispica, in Sicilia, l’8 e il 9 giugno, si è svolta la 2 giorni di formazione che ha visto un confronto sulle tecniche usate e i risultati ottenuti, nella serra pilota in cui vengono coltivati pomodorini con la tecnica dell’aeroponica. Si tratta di una tecnica di coltivazione in ambiente protetto a ciclo chiuso, infatti l’acqua in eccesso viene ridistribuita alle piante stesse in un secondo momento. Con questo metodo di coltivazione le radici delle piantine sono sospese e vengono nutrite tramite una soluzione salina, in assenza, quindi, di tutti quegli elementi inquinanti che si possono trovare nel terreno come i metalli pesanti. Durante l’incontro sono stati formati gli operatori che dovranno occuparsi delle moderne tecniche di fertirrigazione per le serre in fuorisuolo (coltivazione idroponica).

“Il territorio della Sicilia orientale – spiega Giovanni Iacono, amministratore delegato So.Sv.I. – con i suoi 9000 ettari di serre, è la zona europea con la maggiore concentrazione di coltivazioni coperte, seconda solo all’area di Almeria in Spagna, per questo crediamo sia fondamentale promuovere le innovazioni tecnologiche soprattutto in questa regione”.

A fine giornata si è tenuto un consumer test, che ha permesso ai consumatori di confrontare i pomodorini coltivati tradizionalmente, con quelli provenienti dal primo raccolta della serra pilota. La qualità del raccolto è risultata maggiore rispetto alla coltivazione tradizionale. Questo a dimostrazione dell’ottimo risultato del progetto sia dal punto di vista qualitativo ma anche sotto il profilo della sostenibilità in quanto il sistema permette di coltivare con meno sprechi, più risparmio quindi, e attenzione all’ambiente. La sperimentazione fa parte del progetto transfrontaliero INTESA tra Sicilia e Tunisia “Innovazione nelle tecnologie a sostegno di uno sviluppo sostenibile dell’agroindustria”.

(fonte: Ragusaoggi.it)

Piantina di pomodoro coltivata con tecnica Aeroponica – Progetto INTESA